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Woodstock. Ritorno all'estate dell'amore

Riviviamo insieme i 4 giorni del festival più famoso di tutti i tempi, Woodstock cambiò la vita di quasi un milione di persone, acquistando di diritto la connotazione di festival per eccellenza ; nella gallery che segue il perchè è chiaro.

 
Nel 1969 il Woodstock Music & Art Fair fu venduto come “tre giorni di pace e musica”.
Un festival che tutti conoscono, diventato un momento fondamentale nella storia della cultura e dello stile di vita hippie.
Ufficialmente vennero venduti 186.000 biglietti, ma data l’affluenza che nessuno aveva previsto, l’evento divenne libero a tutti, bloccando le strade di metà paese per permettere a più di un milione di persone di provare a raggiungere l’evento.
Life magazine mandò all’evento un numero di fotografi abbastanza alto da poter coprire l’intera area e il risultato è un quadro completo di quello che successe in quel festival dove tutti noi avremmo voluto essere. Il tipico evento da “una volta nella vita”.
Abbiamo scelto una selezione delle nostre immagini preferite dalla collezione Woodstock di LIFE MAGAZINE, immagini che mostrano diversi momenti dell’evento, ma dove percepirne il senso di libertà e amore incondizionato, è davvero facile.
Come queste 70 immagini raccontano, dal festival più famoso del mondo sono nate una miriade di correnti, idee musicali e di lifestyle ma anche e soprattutto influenze di moda che hanno affascinato le menti e le anime di milioni di persone.
I giovani arrivavano da qualunque parte del paese, molti in autostop, molti nei loro furgoncini Volkswagen, una generazione in cerca delle proprie opportunità, in fuga dalle responsabilità .
Molti di loro da quei mitici 4 giorni ne uscirono talmente cambiati da non fare più ritorno a casa, altri trovarono l’amore tra il fango di quei giorni piovosi, ed è certo che nessuno si sentì più lo stesso.
Tutti fedeli sostenitori dell’amore e della lotta alle guerre, tutti giovani dalle idee progressiste che gioirono tra musica, droga, sesso libero e un grande scambio di pensiero.
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Gli allucinogeni costavano davvero pochissimo, la polizia era praticamente inesistente e il resto venne da sé, tutti celebravano la libertà della vita, in ogni sua forma.
Non c’era violenza, tutti si aiutavano, anche condividendo il cibo che così come i servizi igienici, scarseggiava. In un evento come quello persero la vita “solo” due persone, una investita da un trattore e l’altra per overdose di eroina, ma vennero alla luce anche due bambini, proprio su quei prati che sono passati alla storia.
Il sogno nato in quei giorni a Woodstock era di pace, amore e musica.
Si predicò per tempo quel sogno che tutti sperarono potesse andare avanti, ma chi lo perseguì fu presto etichettato come reietto in una società fatta di consumo ed egoismo.
Lo spirito di amore, uguaglianza e pace che Woodstock trasmise al mondo si perse in breve tempo, ma non nell’animo di quelli che parteciparono al festival, un evento che cambiò per sempre le vite di chi ebbe la fortuna d’arrivarci.