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Essere “troppo buoni” senza farsi fregare? È un’arte (che si impara)

essere troppo buoni
Essere troppo buoni può essere molto difficile – Modaeimmagine.it

Essere troppo buoni sembra la condanna di molte persone, ma è davvero così? Si può rimanere generosi senza farsi fregare.

Il problema dell’essere troppo buoni, infatti, è il rischio di incappare in persone approfittatrici, che tentano in ogni modo di ottenere il maggior vantaggio possibile dalla nostra amicizia. Ci sono quelli che chiedono favori in continuazione, o che chiedono consigli, o che ci tengono il muso se, per una volta, non possiamo fare qualcosa con loro.

Il problema di base è che le persone troppo buone finiscono per sentirsi in colpa perché credono che, dicendo qualche “no” finiscano per deludere le altre persone o addirittura far loro del male.

Naturalmente le persone manipolatrici si approfittano di questo meccanismo e, dopo averlo riconosciuto, lo sfruttano più che possono. La conseguenza è che le persone troppo buone vengono “spremute” moltissimo e, in cambio, non ricevono nulla.

Dal momento che una situazione del genere è profondamente ingiusta, in che modo si può rimanere buoni e generosi senza farsi fregare?

non bisogna essere troppo buoni
Imparare a dire di no ci fa bene – Modaeimmagine.it

Due regole d’oro per continuare a essere “troppo buoni”

Essere “troppo buoni”,  cioè estremamente generosi e sempre disponibili, va assolutamente bene in linea di principio, ammesso di essere “troppo buoni” solo con le persone che ne valgono la pena. Una delle regole d’oro per evitare di essere vittima di approfittatori è scegliere accuratamente le persone con cui essere generosi, prediligendo quelle che non chiedono in continuazione ma soprattutto che farebbero lo stesso per noi.

La seconda è una regola estremamente difficile da seguire per chi è “troppo buono”: imparare a dire “no”. Per evitare di rimanere senza energie, ma soprattutto per evitare che le altre persone diano il nostro aiuto sempre per scontato è opportuno imparare a dire no quando è necessario, quando non abbiamo modo e tempo per dedicarci a qualcuno che non siamo noi stessi. Non è un atto di egoismo cattivo: è un atto di egoismo buono e amor proprio.

Come si riconoscono gli approfittatori?

Le persone “troppo buone” sono spesso “eccessivamente generose” nei confronti di chi è in difficoltà perché si sono convinte che solo comportandosi in questo modo possono essere considerate degne di stima e di affetto. Dopo averlo capito, gli approfittatori si descrivono e si comportano sempre come vittime, enumerando i propri guai, le proprie sfortune, gli sgarbi ricevuti da altre persone e così via. In questo modo si assicurano sempre l’aiuto e l’attenzione delle persone “troppo buone”.

I veri approfittatori perdono la maschera nel momento della rabbia. Se non riescono ad ottenere ciò che vogliono diventano aggressivi e maleducati nei confronti della persona che non li accontenta, quasi dando per scontato che a loro tutto sia dovuto. Se, a seguito di un “no” una persona si dimostra tranquilla e comprensiva sicuramente non è un’approfittatrice!