Il Gabardine nella versione in cotone, è realizzato con pesi sui 250-400 g/m2 e viene impiegato soprattutto nella confezione di pantaloni, giubbini e capi d’ispirazione sportiva.
Spesso lo vediamo nel tradizionale colore “caki” termine derivato dall’indostano khãkî, tradotto come “colore della sabbia”, usato per la prima volta, durante l’assedio di Delhi, nel 1857, dai reggimenti indiani.
Un immagine iconica del suo utilizzo rimarrà quella che rese indimenticabile Humphrey Bogart nel film Casablanca ed il suo impermeabile.
Con particolari trattamenti di finissaggio, nei colori ghiaccio beige, nocciola, marrone e nero, si usa appunto spesso per impermeabili di gusto maschile.
Nel 1902, l’imprenditore inglese Thomas Burberry ebbe per primo l’idea di registrare il gabardine come un marchio commerciale. Dagli anni ’70, la camicia con le mostrine, la sahariana, l’eskimo e i pantaloni “cargo” in gabardine, diventano capi simbolo, portatori di valori di protesta, imbracciati dalle culture giovanili, portati fino alle punte più estreme e poi subito riassorbite dal sistema vestimentario.